Testimonianze
"Amava senza pretendere di essere amata"
“Ho un bellissimo ricordo di Marianna, della sua discrezione, della sua delicatezza d’animo, della sua gentilezza. Una gran brava ragazza, seria, intensa, una di quelle che non passano inosservate ma che non sgomitano mai per mettersi in mostra. Credo che non avesse idea di quanto fosse apprezzata. Sono sicuro che avrebbe fatto grandi cose nella vita”
Prof. Alessandro O.Insegnante di lettere in V ginnasio
“Una ragazza cosi buona e dalla gentilezza disinteressata è proprio d’altri tempi; è una cosa che le dicevo spesso, ma lei, dato che era anche umile, riteneva che fosse dovere morale tutto ciò che faceva”
Lorenzo C.
“Ho dei bellissimi ricordi di Marianna: bella, di una bellezza particolare, di quelle che si fanno notare e raggiungono dritto il cuore; intelligente, intuitiva, sorridente e disponibile all’ascolto, una delle sue più grandi doti. Affrontava la vita come ognuno di noi dovrebbe fare: positiva, sempre piena di energia e di vita, sempre pronta a consolare e a consigliare donando quei consigli che avevano e hanno il sapore di saggezza, rimasti dentro di me come se fossero stati scritti con una penna indelebile. Ricordo come fosse ora il suo modo di comportarsi e di porsi con il prossimo, il suo fare cosi gentile, che sono per me fonte di ispirazione ed emulazione ogni giorno. I suoi occhi, cosi pieni di amore verso tutti e il suo sorriso cosi puro la rendevano come appartenente ad un’altra dimensione. Dotata di una sensibilità spiccata, altruista e buona […]. Marianna è una creatura speciale che vive nel mio cuore come nel cuore di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla ma anche nel cuore di tutti coloro che l’hanno vissuta tramite i suoi scritti. Amo ricordarla cosi, come mi è apparsa in sogno: eravamo in gita insieme ai ragazzi del Liceo, su di un prato e lei era felice, ballava, cantava e i suoi occhi erano sereni. A me piace immaginarla cosi, gioiosa in mezzo agli angeli, che ci guarda da Lassù e ci guida con il suo Amore che ancora perpetua nei nostri cuori”
Carolina F.
“[…] Lei vive dentro di me non per quello che posso o non posso ricordare, per le volte che posso o non posso sognarla o per quello che posso appena fare io in sua memoria, ma per il suo insegnamento, per il suo modo di vedere le cose, di amare la vita, la sua sensibilità, la sua passione per la realtà, per gli amici, che mi sento addosso costantemente […]. Le mie giornate sono cosi cambiate, la mattina potevo svegliarmi grata, voluta, incuriosita e questo non vuol dire che è svanita la sofferenza, il dolore, l’istinto di cercare Mary e volerla accanto, ma mi ha permesso di trovarla vicino riconoscendola viva in tutto ciò che mi circonda e per ciò nascosta in quell’Amore di cui Mary ne era e ne sarà sempre testimone. […]. Semplicemente Mary, si capisce anche da quel poco che ho raccontato, mostrava al mondo questo Amore pur non rendendosene probabilmente conto. Mi piace pensare che quando ci rincontreremo lei sia lì a braccia aperte, come lo era tutte le mattine in autobus, come se questo tempo fosse soltanto una lunga chiamata pomeridiana in vivavoce delle nostre, grazie alla quale anche tanta sofferenza lascia comunque strada alla Speranza”
Martina S.
“Certe volte penso a quante persone muoiono ogni giorno, continuano a vivere fisicamente ma sono morte dentro: quante volte muore ognuno di noi? Quante volte ci si lascia andare e si va avanti solo per respirare, senza sorridere della vita? Tu invece no, hai sempre vissuto fino in fondo tutte le cose…non ricordo di averti vista nemmeno un giorno senza sorridere, senza riempire le tue amiche di attenzioni, senza lottare per qualcosa…lo sai, Mary, rimarrai sempre viva negli occhi lucidi di chi ti pensa e ti prega, cercando in te un esempio e un modello inimitabile da seguire […]. Quello che mi manca di più di te è una qualità che possiedono solo pochi, tu sapevi prima di tutto ascoltare e capire con l’umiltà di chi è disposto a conoscere prima di giudicare…in amicizia, non davi mai nulla per scontato, non smettevi mai di dimostrare il bene incondizionato che volevi, facevi i complimenti alle tue amiche e notavi anche il particolare”
Francesca C.
“Sono passati tanti 18 del mese da quella tragica notte d’estate, però sei sempre nei miei ricordi e nelle mie preghiere, in te cerco la forza per continuare gli studi che tanto mi stanno costando, penso alla costanza e alla decisione che mostravi e non posso non seguire il tuo esempio: mi hai aiutato innumerevoli volte con le versioni di latino, di greco, con le lezioni di storia, ma è stato negli ultimi anni quando ormai non potevo più parlare con te, che mi hai aiutato ancora di più, perché eri tu a parlare a me, a farmi stringere i denti…ho dovuto imparare il senso della misura, a non giudicare prima di conoscere, a non parlare a sproposito, a non arrabbiarmi quando non vale la pena, a non lasciare niente in sospeso, soprattutto i sentimenti. E tutto questo l’ho imparato da te, forse troppo tardi, ma niente in questa vita succede per caso, e tu lo sapevi bene […] a noi uomini non è dato sapere gli imperscrutabili disegni di Dio, possiamo solo ringraziare per il dono che ci è stato dato, cosi ti ringrazio, Amica mia, per avermi fatto credere in un mondo a colori”
Valentina B.
“Che era una cervellona lo capivi dai voti, ma nella vita era talmente umile e semplice che non faceva per niente capire quanto fossero profondi i suoi pensieri. Che avesse dentro l’infinito sia è capito quando è partita, perché ha lasciato scritti e dipinti che si direbbero di un genio o di un artista, ma soprattutto ha lasciato un vuoto sempre pieno che non si direbbe di uno qualunque. Marianna è buona e da quando se ne è andata non è cambiata, lei è sempre la stessa, è presente in silenzio. Non dà fastidio, è lì in un angolo del cuore e se ne hai bisogno esce fuori e si fa viva […]. Marianna era una precisa, ma quando si arrabbiava tirava giù quattro o cinque parolacce che ti faceva ammazzare dalle risate perché in bocca a una cosi per bene ci stavano buffe […]. Marianna mi ha lasciato se stessa, la vita e tante cose belle…perché se dopo più di sei anni piango cosi tanto a ripensarci è per questo. Costantemente, lei si sente”
Sara B.
“[…] A distanza della perdita fisica di Marianna è nata tra tutti una certezza comune, ossia la consapevolezza di un Oltre, di un Essere che non si ferma alla concretezza e alla fisicità, ma che riesce perfino a vincere l’ostacolo più grande della nostra esistenza: la morte. Ricordando Marianna viene subito in mente la sua allegria, la sua spensieratezza, la sua lealtà e in particolar modo la sua unica e affermata sensibilità non soltanto nel rapporto con gli altri ma anche nei confronti della realtà e ripensando al suo sguardo è come se, ancora oggi venissimo rapiti dai suoi occhi evidentemente esigenti di una dimensione Assoluta, di un infinito che là resa, poi, eterna. Lei, infatti, ancora oggi vive nel cuore di ognuno di noi e ci accompagna, da fedele amica quale si è sempre dimostrata, nelle difficoltà e nelle fatiche quotidiane cosi come nei momenti felici, come se fosse li ogni giorno a testimoniare l’esigenza di qualcos’altro, di una Verità che si concretizza tutti i giorni attraverso la più grande forza che regola e spinge tutto l’universo: l’Amore. Marianna sapeva amare, pur non pretendendo di essere amata, e secondo noi questo è uno dei più grandi insegnamenti che ci ha offerto e che continua ad offrirci tutt’oggi, invitandoci a non sopprimere questo nostro desiderio di voler bene ma di curarlo e difenderlo sempre, dimostrandoci che esso può superare qualsiasi limite, può vincere qualsiasi sfida […]”
Amici e compagni di classeserata a lei dedicata, 3 agosto 2013
“Al mio 18° compleanno Mary si è presentata con un bellissimo mazzo di fiori; all’inizio era un po' timida, mi ricordo che un ragazzo le ha detto scherzando: “non ti mangiamo mica se parli con noi” e lei è scoppiata a ridere. Quella sera ho scattato una foto insieme a lei, senza sapere che sarebbe stata l’ultima […]. Mi provoca tristezza vedere quanti giovani sprecano la loro vita drogandosi mentre chi avrebbe voluto viverla non può più […]. Negli anni mi sono chiesta molte cose e me lo chiedo anche adesso; la scomparsa prematura di Marianna mi ha dato quella spinta per cercare, nel mio piccolo, di fare qualcosa in più. Entrare nel mondo della clown terapia ha cambiato il modo di vedere la mia vita ma anche quella degli altri e mi fa apprezzare ogni attimo perché ce l’ho, perché sono qui adesso! […] Ho deciso di far vivere nella serenità più pura il suo ricordo e voglio affrontare la vita come avrebbe fatto lei: a teta alta e senza paura del domani […]. Io penso che il cuore non abbia limiti e penso che l’amore non muoia mai; per questo so che il nostro legame sarà indissolubile nel tempo ed eterno”
Pamela G.
“[…] Mi capita spesso di pregare, e ogni volta mi rivolgo a lei, perché so che c’è, so che mi capisce, so che mi aiuta, so che è sincera nel mostrarmi la strada più giusta […], veglia su di noi. Posso dire che la sua scomparsa è l’evento che mi ha più segnato e più mi ha insegnato, e se sono la persona che sono, tanto lo devo anche a lei”
Gaia M.
“Un giorno buio come tanti, spolverando tra i ricordi, tra il suono della tua risata gracile e ritrosa, ho ritrovato te […]. Ho assorbito tanto del tuo modo di vivere, ho imparato profondamente ogni tuo insegnamento, vivendolo sulla mia pelle. Già prima avevo capito che c’è sempre stato qualcosa di molto intimo che ci ha profondamente accomunato. Ma ora mi rendo conto di quanto questa parte di te si sia enormemente ingrandita, di come la tua sensibilità ha sciolto il mio cuore, di come ha aperto le tante porte che in me erano chiuse a chiave da tanto tempo, di come la tua dolcezza ha fatto abbattere i muri del mio orgoglio, rendendomi in tante occasioni molto più umana e altruista, molto più tesa verso i problemi di altri uomini, molto meno indifferente e molto più capace di indignarmi per le ingiustizie. Ho capito che ogni lotta non è mai vana, che vale sempre la pena battersi, anche se non cambierà mai nulla, perché lottare per buone cause, anche se vanamente, ci rende sempre migliori. Ho capito che se ho un sogno lo devo coltivare, di giorno in giorno, dedicandomi al suo esaudimento con tutta me stessa e la mia forza di volontà. Mi hai insegnato ciò che non avrei mai e poi mai concepito, mi hai insegnato a cambiare, a migliorarmi, ad abbattere i muri dell’orgoglio e della diffidenza, a non giudicare arbitrariamente, a lottare sempre per un mondo migliore, a non curarmene se faccio del bene e ricevo del male, perché lo faccio in quanto migliora me e il mondo circostante. Mi hai insegnato il bene disinteressato, la dolcezza, la delicatezza verso ogni persona che ci circonda, ma soprattutto mi hai donato la speranza. Grazie eterna amica mia. Mi manchi intensamente, anche se ti ho sempre qui, dentro di me”
Chiara M.
Chi non ti ha conosciuto
“Nel dicembre 2011 non stavo bene e ho dovuto affrontare un intervento chirurgico, sono andata in ospedale con la febbre a quaranta. Dopo qualche giorno andai a fare un controllo e ho scoperto di essere incinta… dopo due operazioni brutte non ci credevo neanch’io, e siccome prima dell’intervento avevo assunto diversi farmaci, sono andata dal mio ginecologo, che mi ha fatto l’ecografia e mi ha detto che avevo abortito, mi ha fissato la data per il raschiamento […]. Il 12 gennaio ho avuto una terribile emorragia, sono andata in ospedale e (nonostante tutto deponesse per un aborto, ndr) la mia Sofia era lì, attaccata poco poco. La gravidanza è stata difficile e con molta sofferenza fisica. Ho sentito sempre vicino a me la presenza di Marianna, che ha vegliato sulla mia piccola senza abbandonarla mai, e che io ho sempre pregato. Credo che sia stato proprio l’amore e la protezione di quell’angelo a permettere che accadesse questo miracolo. Sofia (nata il 14 agosto 2012, ndr) adora Marianna, senza averla mai conosciuta. Nulla è un caso”
Elisabetta L.
“Grazie Signore perché ti prendi cura di noi, grazie per Marianna, un dono, una piccola luce che non smette mai di illuminare il nostro cammino. Continua a pregare il Padre per noi. Grazie”
Caterina G.5 agosto 2017
“Tiziana V. non aveva figli, pur desiderandoli, e pregò Mary come una sorellina in cielo perché l’aiutasse. Cosi scrive alla mamma, dopo aver letto la sua testimonianza (Mamma, la parola più bella, ndr): “E’ strana la vita, pur non avendo conosciuto tua figlia, ora più che mai mi è entrata nel cuore e come mi hai scritto nella foto la conserverò gelosamente come una piccola sorellina, che è volata in cielo e che veglierà su tutti noi”. Dopo l’atteso concepimento continua ad affidarsi a lei perché costudisca la creatura che porta in grembo. Per seri problemi la bimba viene fatta nascere molto in anticipo, in un parto non programmato…”Il Signore ha voluto cosi farmi un regalo: far nascere mia figlia il giorno di Santa Marianna, il 17 febbraio 2014! So che lei da lassù mi ha mandato un messaggio, dicendomi che continuerà a vegliare su mia figlia, come ha sempre fatto. Rimpiango solo una cosa, che non ho potuto conoscere Marianna, saremmo diventate buone amiche”. Al battesimo i genitori sceglieranno per lei il nome di Emma Marianna: “per me – continua Tiziana – è come se Marianna vivesse in lei. E’ sempre nel nostro cuore. Io quando posso vado a farle un saluto. Sto lì davanti alla porticina e la guardo, guardo la sua bellezza di donna, una donna che ora è diventata un angelo, il tuo e il nostro angelo custode”. “Mi è stato donato un libro (un semplice ricordo, ndr), parla di una splendida ragazza sognatrice, che lottava per il bene! In ogni riga si intravede la grinta e la voglia di cambiare questo mondo. Marianna aveva un dono, quello di riuscire a vedere attraverso gli occhi di Gesù […]. Sapere interpretare con benevolenza gli atteggiamenti degli altri anche contro le apparenze, presuppone una grande fiducia nel prossimo, riesce a trasmettere la voglia di non giudicare gli sbagli. Lei mi ha insegnato a vedere la vita da un’altra prospettiva: grazie della tua splendida testimonianza.
Giuseppe A.3 agosto 2017
“Ciao Marianna, ti conosco direttamente da pochi mesi ma è come se ti conoscessi da tanto, forse ci conosciamo da sempre. Con il tuo sorriso e con il tuo cuore, mi hai fatto conoscere la tua mamma e le persone a cui vuoi tanto bene. Col tuo sorriso, con il tuo amore e con i tuoi disegni, mi hai avvicinato a Gesù, a Maria, alle persone bisognose. Mi aiuti a vedere il mondo da un’altra prospettiva, a guardare con gli occhi nuovi e ad amare come tu insegni. Ti voglio tanto bene”
Carla M.18 agosto 2017
“Cleandra è il mio più grosso dono e so che tu hai messo il tuo zampino. Non a caso la mia gravidanza è arrivata dopo che avevo confessato a tua mamma che io e Lorenzo da mesi desideravamo tanto un figlio e lei ha detto che avrebbe pregato per noi. Io ho sempre chiesto a te di poter diventare mamma e tu mi hai aiutata ad esaudire questo mio grosso desiderio. Cleandra è nata il giorno 7, come te. Non poteva essere altrimenti […]. Spero che rimarrai sempre accanto alla nostra famiglia. Cleandra è stata battezzata come CLEANDRA MARIANNA LUCIA in tuo onore. Tu che hai portato la luce fin da subito nella sua vita e anche nella mia. Tu che per me eri un’estranea fino al 18 agosto 2010 fai parte ora della mia famiglia. Ti voglio tanto bene, custodisci sempre i tuoi cari ed anche me e la mia famiglia”
Sabrina M.17 novembre 2018